Un Corso di Mindfulness per la riduzione dello stress negli adolescenti

Nel mese di giugno appena trascorso si è concluso il progetto MINDFULNESS BASED STRESS REDUCTION M.B.S.R. sostenuto dalla Onlus ReTe per il sociale, i cui incontri online sono stati condotti dalla Dott.ssa D’Angerio, psicologa e psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, insegnante di Mindfulness, qualificata dal Center for Mindfulness (Massachussets University).

Il progetto di M.B.S.R. online si è rivolto a 14 adolescenti di età inferiore ai 18 anni, provenienti da tutta Italia, per un totale di 8 incontri con i ragazzi e 2 incontri, uno iniziale e uno finale, con i genitori.

I partecipanti del programma sono stati coinvolti in pratiche finalizzate:

-all’osservazione dei propri pensieri ed emozioni per ridurre lo stress;

-alla ricerca di un luogo di quiete interiore da cui poter esplorare le proprie sensazioni;

-a disattivare intenzionalmente gli automatismi a cui si è abituati e che diventano fonte di malessere.

All’interno delle sessioni, il gruppo è stato suddiviso in 5 sottogruppi da 3 partecipanti ciascuno inseriti all’interno di “stanze” virtuali, durante i quali era possibile condividere in modo più diretto la propria esperienza e approfondire la conoscenza di tutti i membri del gruppo, per favorire un clima di maggiore confidenza e libertà di espressione, senza timore del giudizio altrui.

Il lavoro prevedeva una pratica quotidiana e regolare di focalizzazione dell’attenzione al momento presente tramite la condivisione complessiva, incontro dopo incontro, di diverso materiale, come file audio e presentazioni in slide. Il materiale da ascoltare e/o leggere ogni giorno, conteneva indicazioni pratiche su esercizi e spunti di riflessione.

Al termine degli incontri, genitori e ragazzi sono stati chiamati a condividere il loro feedback sull’esperienza vissuta. Alcuni dei commenti sono:

–          “Questo percorso è stata un’esperienza significativa, un momento per fermarsi dalla frenesia”.

–          “Ho percepito una maggiore consapevolezza da parte di mia figlia nel vivere le cose con più lentezza. Un’esperienza positiva per lei e che si è riversata positivamente anche nel rapporto con noi genitori”.

–          “Spesso mio figlio mi riferiva degli incontri, delle stanze come momento di incontro a distanza con gli altri coetanei, positivo soprattutto per la situazione che abbiamo vissuto; ho visto un’energia positiva per gli incontri, la pratica e le relazioni sociali. È qualcosa che si ritroveranno nel tempo”.

–          “Vedo mia figlia molto meno presa dall’ansia. Ha fatto un esame e si è sentita più in grado di affrontarlo”.

–          “Vediamo nostro figlio molto più tranquillo”.

–          “Sento di avere più autocontrollo e di avere serenità. Non mi sento più stressato come lo ero una volta”.

–          “Volevo ringraziare per questa opportunità, mi ha aiutato ad avere più concentrazione anche a scuola. È stata una grossa mano”.

–          “Mi ha aiutato a liberarmi dai pensieri. Mi ha insegnato a quali devo prestare più attenzione e a quali meno”.

–          “Non ho partecipato a tutti gli incontri per impegni scolastici, ma a me è servito tanto. Questi incontri mi sono serviti a dare più peso alle cose, a capire che non c’è bisogno di andare a letto alle 4 di notte per studiare, che non c’è bisogno di buttare lacrime e rabbia su cose che dovrebbero essere affrontate per quello che sono. Quest’anno sono stata messa a dura prova per tanti ostacoli che ho dovuto affrontare e adesso li chiamo piccoli ostacoli perché ho capito che non sono prioritari nella mia vita, non sono l’unica cosa che conta. Conta stare bene nella vita e questo l’ho capito con la mindfulness, con i disegni che abbiamo fatto, con le bolle di sapone. Mi ha aiutato tanto anche durante il mio esame di maturità, ero tanto agitata ma anche lì ho cercato di prenderla per quello che è: un incontro in cui chiacchierare con i professori. Mi ha aiutato a vedere come sono le cose realmente, a dare la giusta importanza alle cose. Vi ringrazio tanto perché respiro di pie avevo veramente tanto bisogno di respirare”

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